Castelli
Località:
Partanna (TP)Visitabile:
visita in orari prestabiliti
Provincia:
Trapani
In origine il Castello Grifeo di Partanna non aveva l'aspetto che oggi presenta al visitatore in arrivo dall'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo. Da quando il Gran Conte Ruggero il Normanno espugnò Partanna nel 1076, ponendo fine al locale dominio musulmano, la Fortezza è diventata residenza e simbolo del potere della Famiglia Grifeo. Circa nove secoli di storia durante i quali il Maniero non ha mai mutato il suo compito. Si è trasformato, allargato, è divenuto più complesso, ma ha sempre rappresentato la supremazia della Famiglia nella cittadina e nei territori circostanti. Come in qualsiasi altra, buona storia medievale. All'inizio della dominazione araba, il piccolo complesso urbano di allora (che ha dato origine all'attuale cittadina) fu dotato di due torri di guardia: una trasformata in campanile della chiesa del SS. Crocifisso (dove oggi si trovano i resti della Chiesa del Purgatorio) e l'altra inglobata nel castello edificato poco dopo. Le origini della struttura, come della cittadina, sono ben più antiche. Bisogna risalire alla preistoria, come testimoniano le tombe a grotticella dell'Età del Bronzo rinvenute nella Contrada Grotte. La roccaforte fu prima insediamento sicano nel X secolo a. C. Poi greca e romana. Oggi questa è fra le fortezze meglio conservate della Sicilia Occidentale. Ha pianta rettangolare a corpo triplo con cortile interno, coperture a tetto a falde con travi lignee e tegole, murature in conci di tufo, in pietra e taio, pavimenti in ceramica e terracotta. Una volta dominava l'intero abitato, ma il successivo sviluppo dell'area urbanizzata ne ha sminuito la collocazione primaria, in quanto gli edifici di abitazione hanno ricoperto altre aree a quote più elevate. Nella sua veste architettonica di oggi, fu edificato verso il 1400 avendo come base di partenza la struttura medievale del Castello. Il tutto è stato poi rimaneggiato nel XVII secolo. Nel XX secolo fu una delle rare costruzioni a resistere durante il terribile e distruttivo terremoto della Valle del Belice (1968). In quest'area geografica della Sicilia, il sisma ha letteralmente cancellato interi paesi. A Partanna, oltre a tantissime abitazioni, sono state rase al suolo o distrutte in parte, la chiesa del Carmine, quelle di San Nicolò, di San Francesco, il chiostro di San Benedetto, la Chiesa Madre e altre ancora. Il paese è stato ricostruito e oggi rimangono poche ferite nel territorio. La Chiesa del Carmine e la Chiesa Madre sono state restaurate, anche se sono visibili i segni lasciati dal terremoto, soprattutto nelle decorazioni artistiche.